Vittime
- Lorenzo Fonti
- 9 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 31 ott 2020

Siamo tutti vittime. O forse no? Sono i cinesi, sono i vecchi, sono i deboli, sono i malati.
Chi sono le vittime? Di certo loro, non io; non mi riguarda.
Lavati le mani...che scoperta. Evita i mezzi...ma no, se metto la mascherina va tutto bene. I supermercati sono affollati e senza cibo...panico, panico! Non puoi andare a scuola...e vabbè, saluto il prof dal telefono. Non puoi andare al pub e nemmeno al cinema, non puoi andare da nessuna parte...e che cazzo però. Non puoi baciare e abbracciare nessuno... se certo. Un metro di distanza...ma quando mai? Non puoi fare teatro...mi viene da piangere. È tutto chiuso, è tutto annullato...ma tutto tutto? I tuoi non lavorano...e quindi? Non puoi uscire di casa...oddio. Non è una vacanza. I commenti terminano, mi arrendo. Non puoi vedere tua madre, non puoi vedere tua nonna, rischiano. Non puoi vedere i tuoi amici. Devi stare chiuso in casa. Puoi solo sentire e vedere da uno schermino chi vedresti da vicino. E così ci allontaniamo.
Eh che palle sto coronavirus, ne parlano tutti. Ma non era mica simile all'influenza? E perché sto casino?
Chi sono le vittime? Le vere vittime sono il sistema sanitario, quello scolastico e l'economia, oltre a chi è già andato via e a chi è risultato positivo. Ma che ne è della nostra vita sociale? Anche lei è una vittima, una fra le tante. Lo siamo tutti, a tutti qualcosa sarà cambiato, per forza; ma siamo delle vittime apparenti, anzi, molti di noi sono solo delle vittime in superficie. La nostra casa non è in fiamme, la guerra non ci sta distruggendo, possiamo ancora mangiare, non ci stanno cacciando, picchiando, minacciando. Non ci uccidiamo a vicenda. (Per ora?)
Ma come si fa? Dove vanno a finire i malati se non c'è più posto? È una crisi. Sento i miei genitori dire di non aver mai vissuto nulla di simile, è nuovo per tutti. Mi stupisco. Da grandi ci ricorderemo di questo dannato 2020. Mi dico.
Ma ora? Che si fa? Tante domande e poche risposte. Risposte che io non posso darvi, ma che nemmeno voi potete conoscere. Non siete nella posizione di esprimere la vostra opinione, se vi mancano gli strumenti per conoscere e saper rispondere. Allora sentiamo cosa ha da dire chi sa, e aspettiamo che migliori la situazione, niente panico. Dobbiamo aspettare e avere fiducia, questo so. Poco altro.
Di Lorenzo Fonti 4ºB
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